Coppa Sabatini 2020, Dion Smith anticipa Andrea Pasqualon
Dion Smith si aggiudica la Coppa Sabatini 2020. Il velocista della Mitchelton – Scott ha preceduto allo sprint Andrea Pasqualon (Circus-Wanty Gobert) al termine di una lunga volata di potenza, perfettamente condotto dai suoi compagni di squadra che lo hanno scortato nel muro finale sino all’ultima curva, quando il neozalendese è partito senza che nessuno riuscisse ad uscire dalla sua ruota. Completa il podio di giornata Aleksandr Riabushenko (UAE Team Emirates) davanti a Jacopo Mosca (Italia), con anche Nicola Conci (Italia), Enrico Battaglin (Bahrain-McLaren) e Alessandro Covi (UAE Team Emirates) nella top ten di giornata.
Le prime fasi di corsa sono un continuo scattare, tanto che dopo venti chilometri in testa ci sono circa 40 corridori. Alle loro spalle il gruppo si è frazionato nell’affrontare per la prima volta la salita di Torricciola e l’inedito muro di Via di Greta. Nella successiva pianura che chiude la prima tornata la situazione ancora non si risolve, con numerose accelerazioni dalla testa della corsa, dove non si trova collaborazione. Al secondo passaggio a Torricciola a Giovanni Carboni (Bardiani CSF Faizanè) a passare per primo, con un vantaggio di qualche secondo sui primi contrattaccanti. Al giovane corridori azzurro si uniscono così in discesa Yukiya Arashiro (Bahrain-McLaren), Alexander Konychev (Mitchelton-Scott), Florian Vermeesch (Lotto Soudal) e Nicholas Dlamini (NTT Pro Cycling), raggiunti da Mulu Hailemichael (Nippo Delko One Provence) e, in un terzo momento, anche da Ivan Rovny (Gazprom-Rusvelo) e Raffaele Radice (Sangemini Trevigiani).
Il gruppo invece finalmente si rialza dopo essersi ricompattato in una prima ora ad altissima intensità. I fuggitivi guadagnano così rapidamente fino a tre minuti, ma non tardano ad arrivare davanti uomini Ineos Grenadiers e Vini Zabù – KTM. Il vantaggio massimo arriva così a superare appena i quattro minuti. Nelle fasi centrali di corsa, la situazione si stabilizza, con il gruppo che gioca all’elastico, senza forzare. Il ritmo cambia a 75 chilometri dalla conclusione, con l’ennesimo passaggio in cima ala salita di Terricciola. Davanti perde contatto Carboni, che si fa rapidamente riassorbire da un gruppo ormai a 2’20” dagli uomini di testa entrando nel circuito finale, da percorrere cinque volte.
Se nella prima tornata la situazione resta stabile, al secondo passaggio sul traguardo si stacca Radice in seguito ad una accelerazione di Konychev, mentre dietro arrivano anche gli uomini della Israel Start-Up Nation a fare l’andatura. Al passaggio successivo è invece Hailemichael a scattare subito dopo il traguardo, lanciandosi con forza in discesa. La sua azione tuttavia ha vita breve, così come lo scatto di Giovanni Visconti (Vini Zabù – KTM) seguito da Gianni Moscon (Ineos Grenadiers), che sembrano solamente saggiare la gamba e la reciproca reazione. Nella pianura la Movistar tenta un ventaglio che, pur senza riuscire, porta ad una ulteriore accelerazione che segna il destino dei fuggitivi. Vermeesch scatta nella pianura che porta al penultimo passaggio sul muro finale, dove viene ripreso da Rovny, Arashiro e Hailemichael, che nuovamente si produce in un coraggioso, ma vano scatto. Viene così ripreso subito dopo il passaggio al traguardo, con Amanuel Gebreigzabhier (NTT Pro Cycling) e Nicholas Schultz (Mitchelton – Scott) che lo riassorbono e proseguono nel loro sforzo iniziato in vista dell’arrivo.
Con loro arriva anche Nicola Conci (Italia), ma Gianni Moscon annulla il tentativo in vista dei dieci chilometri finali. Una serie di scatti, con Mauro Finetto (Nippo Delko One Provence) che prova più volte ad anticipare non portano alcun risultato, grazie in particolare al lavoro della Circus – Wanty Gobert, che tiene alto il ritmo. Si arriva così tutti assieme all’ultimo chilometro, dove la strada si inerpica verso il traguardo. È quello il momento scelto dalla Mitchelton – Scott per salire in cattedra, mettendo tutti in fila. Un treno perfetto quello della formazione australiana, che impedisce qualsiasi scatto e mette in rampa di lancio Dion Smith. Il neozelandese ci mette ovviamente anche del suo con uno sprint di grande potenza, imponendosi nettamente su Andrea Pasqualon (Circus-Wanty Gobert), che non riesce neanche ad uscire dalla sua ruota.
Risultato Coppa Sabatini 2020
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